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Tre temi chiave per il mercato azionario nel 2026

In particolare, le principali aziende tecnologiche statunitensi hanno contribuito a un anno positivo per i mercati azionari. Nonostante alcuni segnali di sopravvalutazione, è probabile che rimangano potenti motori di crescita anche nel 2026. Nel frattempo, i rendimenti reali positivi sono sotto pressione e i mercati emergenti si distinguono per una crescita robusta – ecco perché.

Stefano Zoffoli, Nicola Grass

Immagine : Westend61 / Philipp Nemenz

Riepilogo: Massimi storici dopo un primo semestre volatile

L'anno borsistico 2025 è iniziato con una nota positiva, in particolare per i mercati europei, mentre i titoli tecnologici americani hanno inizialmente faticato. L'emergere di DeepSeek, un concorrente cinese dei modelli americani di intelligenza artificiale (IA), ha sollevato dubbi sul valore degli ingenti investimenti in IA da parte delle aziende statunitensi. Tuttavia, dopo aver superato ulteriori turbolenze causate dai dazi statunitensi, i mercati azionari hanno guadagnato slancio costantemente, raggiungendo massimi storici. La crescita economica globale è rimasta robusta, mentre l'inflazione ha registrato una leggera tendenza al rialzo. Tuttavia, con l'inflazione globale che si è mantenuta entro il range accettabile del 2–3%, le banche centrali hanno risposto abbassando i tassi di interesse.

In Svizzera, l'inflazione non è stata una preoccupazione significativa, spingendo la Banca Nazionale Svizzera (BNS) a ridurre il tasso di interesse di riferimento allo 0% a causa della forza del franco svizzero (CHF). I tassi di interesse a lungo termine sono leggermente diminuiti nel corso dell'anno, portando a una performance complessivamente nella media.

Nei portafogli in CHF, la forte valuta nazionale ha lasciato il segno, con il dollaro statunitense che si è deprezzato di oltre il 10% rispetto al CHF. Tuttavia, un portafoglio bilanciato ha ottenuto una performance incoraggiante superiore al 6%.

Tre temi chiave per il mercato azionario nel 2026

 

1. Boom tecnologico con un focus sulla qualità

Ci aspettiamo che gli hyperscaler – fornitori di data center cloud ad alte prestazioni – mantengano il loro dominio sul mercato e continuino a offrire performance superiori alla media. Sebbene le valutazioni siano leggermente elevate, non sono ancora in una zona estrema e il sentiment degli investitori rimane moderato. Cosa potrebbe renderci più cauti nei confronti delle azioni tecnologiche? Un fattore chiave sarà la capacità delle aziende di continuare a generare flussi di cassa liberi. Adotteremmo un approccio più prudente se gli investimenti significativi dipendessero sempre più dal finanziamento tramite debito, se la crescita degli utili non riuscisse a tenere il passo con le valutazioni o se le aziende di IA diventassero sempre più interconnesse senza generare flussi di cassa reali.

Conclusione: Sono visibili i primi segnali di una potenziale bolla, ma a nostro avviso non c'è ancora alcun motivo immediato per farla scoppiare.

Crescita degli utili supportata – Prezzo delle azioni Nvidia e aspettative sugli utili indicizzati a 100

Fonte: Zürcher Kantonalbank, LSEG Datastream

2. Addio ai rendimenti reali positivi

I rendimenti reali in Europa sono già scesi intorno allo 0% quest'anno e ci aspettiamo una tendenza simile negli Stati Uniti. La Federal Reserve ha abbandonato il suo obiettivo di inflazione del 2% e sta abbassando i tassi di interesse nonostante un'inflazione superiore al 3%. L'elevata spesa fiscale globale probabilmente farà aumentare ulteriormente il debito pubblico, mentre i dazi statunitensi potrebbero far salire i prezzi dei beni domestici. Di conseguenza, anche negli Stati Uniti è previsto che i rendimenti reali positivi scompaiano. In questo contesto, gli asset reali come il settore immobiliare e l'oro rimangono attraenti, mentre gli asset nominali appaiono meno interessanti.

3. I mercati emergenti guadagnano slancio

Riteniamo che la crescita nei mercati emergenti continuerà a superare significativamente quella delle economie sviluppate. I tassi di inflazione in queste regioni stanno diminuendo e si stanno avvicinando a quelli dei mercati sviluppati, rendendo i rendimenti reali particolarmente attraenti. In particolare, molti paesi asiatici sono ben posizionati per beneficiare del megatrend dell'intelligenza artificiale. Inoltre, numerose aziende tecnologiche in queste regioni presentano valutazioni significativamente più attraenti rispetto alle loro controparti occidentali. La forza relativa delle azioni dei mercati emergenti è aumentata significativamente nella seconda metà del 2025. Ci aspettiamo che questa tendenza continui e, di conseguenza, manteniamo una preferenza per le azioni e le obbligazioni dei mercati emergenti. 

Rapporto prezzo/utili (P/E) dei principali titoli dei mercati emergenti rispetto alle loro controparti occidentali

Fonte: Bloomberg, as of 12/11/2025, P/E ratio based on analyst estimates

Implicazioni per la strategia di investimento

L'allocazione strategica degli asset è un fattore chiave per il successo degli investimenti. Sebbene debba essere generalmente orientata al lungo termine, riteniamo che siano essenziali revisioni regolari. Spesso è vantaggioso regolare alcune aree di interesse con una prospettiva a medio termine. Sulla base delle nostre previsioni per il 2026, raccomandiamo di dare maggiore enfasi alle azioni al di fuori della Svizzera e di aumentare le allocazioni nel settore immobiliare e nei metalli preziosi. Dato il basso livello dei tassi di interesse, le obbligazioni in CHF sono meno attraenti e preferiremmo le obbligazioni governative rispetto a quelle societarie. Si prevede che il franco svizzero rimanga una valuta forte e continui ad apprezzarsi rispetto al dollaro statunitense.

La nostra posizione per il 2026

Fonte: Zürcher Kantonalbank

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