Criteri di esclusione per i nostri fondi di investimento

Abbiamo definito per le nostre soluzioni d’investimento le condizioni quadro per investimenti responsabili dal punto di vista ecologico e sociale. A seconda della linea di prodotti si applicano criteri di esclusione diversi per quanto riguarda le pratiche commerciali controverse.

I nostri criteri di esclusione

Nella formulazione dei nostri criteri di esclusione ci basiamo, tra l'altro, su fonti come MSCI ESG, Banca mondiale o Freedom House. A seconda del principio di sostenibilità, i criteri di esclusione riguardano una o più delle seguenti aree problematiche:

  1. 1 Messa in pericolo di società e salute
  2. 2 Cambiamento climatico
  3. 3 Riduzione della biodiversità

Criteri di esclusione basati sulla SVVK-ASIR

In tutti i nostri patrimoni di fondi gestiti, sia attivi sia passivi, applichiamo criteri di esclusione basati sull'Associazione svizzera per gli investimenti responsabili (SVVK-ASIR). Questi criteri di esclusione riguardano soprattutto i produttori di armi vietate (ad esempio mine antiuomo, munizioni a grappolo e armi nucleari non comprese nel Trattato per la non proliferazione nucleare). Possono inoltre essere esclusi anche i titoli di Stato di Paesi per i quali SVVK-ASIR suggerisce l'esclusione. Tuttavia, ci riserviamo di escludere ovvero di rimuovere l'esclusione di altre aziende a nostra discrezione.

Ulteriori criteri di esclusione

Fondi Responsible

Nei fondi Responsible integriamo criteri di esclusione basati sulla SVVK-ASIR con criteri ulteriori, escludendo così ancora più aziende con modelli di business critici in termini di ESG:

  • Produttori di tecnologie belliche, armi e munizioni
  • Produttori di pornografia
  • Sfruttamento del lavoro minorile
  • Estrazione di carbone (> 5% del fatturato; escl. la produzione di metalli)
  • Aziende con riserve di carbone (escl. la produzione di metalli)

Per quanto riguarda gli ultimi due criteri di esclusione citati, come eccezione è possibile investire in obbligazioni verdi e sostenibili (green e sustainability bond) delle società interessate. I capitali messi a disposizione tramite queste obbligazioni sono vincolati a scopi specifici e servono a finanziare la transizione energetica, a ridurre o prevenire i danni ambientali e climatici o in generale a raggiungere gli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite. Le aziende segnalate dai nostri screening per potenziali violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite (norme dell'ONU sui diritti umani e del lavoro, sugli standard ambientali e sulla lotta alla corruzione) vengono esaminate in dettaglio dai nostri analisti; nell'ambito del nostro impegno, cerchiamo quindi il dialogo con queste società e le esortiamo a modificare il loro comportamento. Se non si verifica alcuna modifica del comportamento entro un periodo di tempo ragionevole, le partecipazioni esistenti vengono vendute.

Fondi Sustainable

Con i fondi Sustainable investiamo in aziende che seguono un modello di business sostenibile. Devono contribuire al raggiungimento di almeno uno dei 17 obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite (UN SDG) o comunque ottenere risultati superiori alla media in termini di criteri di sostenibilità economica (SDG Investing). I criteri di esclusione sono nettamente più ampi rispetto a quelli utilizzati con i fondi Responsible. I limiti di tolleranza sono rigorosi e di norma sono pari allo zero percento del fatturato (comprese le aziende affiliate).

A integrazione dei severi criteri di esclusione per imprese e Stati, sosteniamo con obbligazioni verdi e sostenibili (green e sustainability bond) legate a scopi specifici – superando in via eccezionale determinati criteri di esclusione – il necessario cambiamento, soprattutto per quanto riguarda la transizione a tecnologie più rispettose del clima, nonché finanziamenti legati alla protezione della biodiversità.

I criteri di esclusione interessati da queste eccezioni sono riportati nell'opuscolo «Applicazione dei criteri di esclusione» qui sotto.

Ulteriori criteri di esclusione Sustainable:

  • Produzione di armi e materiale bellico
  • Produzione di tecnologie belliche
  • Violazioni dell’UN-Global Compact
  • Sfruttamento del lavoro minorile
  • Produzione di materiale pornografico
  • Gestione di impianti nucleari
  • Estrazione di uranio
  • Produzione di reattori nucleari
  • Tecnologie genetiche: medicina umana
  • Produzione di tabacco e di articoli per fumatori
  • Produzione di alcolici (> 5% del fatturato)
  • Gioco d’azzardo (> 5% del fatturato)
  • Allevamento intensivo
  • Estrazione di carbone
  • Riserve di carbone
  • Funzionamento di centrali elettriche a combustibili fossili (> 5% del fatturato)
  • Estrazione di gas naturale
  • Estrazione di petrolio
  • Produttori di automobili convenzionali senza una strategia di transizione completa per l'uso di una forza motrice rispettosa del clima
  • Produzione di velivoli
  • Compagnie aeree
  • Società di crociere
  • Tecnologie genetiche (rilascio di OMG)
  • Pesca e allevamento ittico non sostenibili
  • Gestione forestale non sostenibile
  • Olio di palma non certificato (RSPO < 50%)

I nostri criteri di esclusione per gli Stati:

  • Stati con rischi socio-economici
  • Stati con basso grado di democrazia e libertà
  • Stati che applicano la pena di morte
  • Stati con budget militari particolarmente elevati (> 4% del PIL)
  • Stati con una percentuale di energia nucleare superiore al 50% nel loro mix di energia elettrica e che prevedono di espandere l’utilizzo dell’energia nucleare
  • Stati che non hanno ratificato l’Accordo sul clima di Parigi
  • Stati che non hanno ratificato la Convenzione sulla biodiversità.
  • Corruzione (indice di corruzione < 35)
  • Stati che non hanno sottoscritto il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari

Opuscoli sull’argomento

Applicazione dei criteri di esclusione