Nei fondi Responsible integriamo criteri di esclusione basati sulla SVVK-ASIR con criteri ulteriori, escludendo così ancora più aziende con modelli di business critici in termini di ESG:
- Produttori di tecnologie belliche, armi e munizioni
- Produttori di pornografia
- Sfruttamento del lavoro minorile
- Estrazione di carbone (> 5% del fatturato; escl. la produzione di metalli)
- Aziende con riserve di carbone (escl. la produzione di metalli)
Per quanto riguarda gli ultimi due criteri di esclusione citati, come eccezione è possibile investire in obbligazioni verdi e sostenibili (green e sustainability bond) delle società interessate. I capitali messi a disposizione tramite queste obbligazioni sono vincolati a scopi specifici e servono a finanziare la transizione energetica, a ridurre o prevenire i danni ambientali e climatici o in generale a raggiungere gli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite. Le aziende segnalate dai nostri screening per potenziali violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite (norme dell'ONU sui diritti umani e del lavoro, sugli standard ambientali e sulla lotta alla corruzione) vengono esaminate in dettaglio dai nostri analisti; nell'ambito del nostro impegno, cerchiamo quindi il dialogo con queste società e le esortiamo a modificare il loro comportamento. Se non si verifica alcuna modifica del comportamento entro un periodo di tempo ragionevole, le partecipazioni esistenti vengono vendute.
Utilizziamo criteri di esclusione anche per gli Stati, tenendo conto soprattutto dei rischi socio-economici, come il riciclaggio di denaro e la corruzione. Informazioni più dettagliate sull'applicazione dei criteri di esclusione sono riportate nell'opuscolo «Applicazione dei criteri di esclusione».